Sembra finalmente essere arrivata la tanto attesa ripresa del settore immobiliare.
I dati Istat parlano chiaro: dopo sette anni di cali, il 2014 si è chiuso con una crescita delle compravendite del 1,6% rispetto ai dati del 2013. Ed è una crescita ben distribuita, in modo particolare, nei grandi centri di tutte le aree geografiche del Belpaese, eccezion fatta per le isole, dove l’Istat segnala un calo dell’1% rispetto all’anno precedente.
Il maggior impulso alla ripresa, a detta dell’Istituto Nazionale di Statistica, è dato dalle convenzioni di compravendita delle unità immobiliari ad uso economico per cui si registra un incremento del 3,2%. I fattori che ruotano intorno a questa impennata delle compravendite sono molteplici e legati tra loro.
Da una parte, infatti, l’incremento delle vendite è senza dubbio l’effetto anche della costante discesa del prezzo delle abitazioni: sia che si parli di case già esistenti o di nuove, il loro prezzo continua, infatti, a scendere sia su base annua che congiunturale. D’altra parte è pur vero che nei primi mesi del 2015 si sia registrato un incremento del 50% nell’erogazione di mutui alle famiglie, dato che sicuramente contribuirà ulteriormente a sancire la ripresa del mercato immobiliare.
Secondo l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, infatti, i finanziamenti stanno tornando a crescere: basti pensare che nel solo periodo gennaio-marzo sono stati erogati nuovi mutui per una cifra totale di 7,897 miliardi di euro contro i 5,250 miliardi dello stesso trimestre del 2014. Dati confortanti, dunque, che fanno verosimilmente pensare che la “crisi del mattone” inizi ad essere finalmente alle spalle degli operatori del settore.
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