idraulica

Tubazioni per acqua: materiali e caratteristiche

Antonella — Wed, 12 Dec 2018 13:17:57 +0000

Tubazioni per acqua: materiali e caratteristiche

Antonella Wed, 12/12/2018 - 14:17

Quando si parla di tubazioni per l'acqua se non si è esperti del settore è molto difficile capirci qualcosa. Quali sono i materiali con i quali vengono composte le tubature? Quali sono le migliori in commercio? I materiali sono molti e ognuno ha le proprie funzioni, ma, di base, devono essere tutti abbastanza resistenti da poter resistere alla corrosione sia esterna che interna, data dai vari detersivi chimici che si utilizzano ogni giorno.

Tubazioni per l'acqua: caratteristiche

Le tubazioni che vengono usate per trasportare l'acqua devono rispondere a caratteristiche precise in modo da poter garantire all'impianto una buona durata e efficienza. Le principali caratteristiche delle tubazioni dell'acqua sono:

- totale assenza di sostanze inquinanti che potrebbero danneggiare la qualità dell'acqua e comprometterne la potabilità per uso alimentare;
- resistenza alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti chimici per poter assicurare una buona durevolezza nel tempo e rispondere ai requisiti di legge;
- resistenza al fuoco
- levigatezza della superficie interna, utile ad evitare la formazione di incrostazioni all'interno del tubo.

Se si tratta di tubazioni di scarico si aggiungono anche:

- rumorosità limitata al minimo;
- massima resistenza a qualsiasi prodotto chimico;
- superficie adatta a evitare la formazione di depositi.

Materiali delle tubazioni

I materiali utilizzati per la produzione di tubazioni per l'acqua sono molti, vediamo i più utilizzati:

- ghisa: questo materiale viene utilizzato per le acque di scarico. Queste tubazioni hanno una "dilatazione termica" piuttosto bassa, ma necessitano di un rivestimento sia interno che esterno che gli consenta di poter resistere ai prodotti chimici presenti nelle acque di scarico;
- acciaio inox: materiale molto affidabile per ciò che riguarda le sollecitazioni meccaniche, affidabile anche sotto l'aspetto sanitario. Bisogna però prestare attenzione alla sua corrosione e "dilatazione termica" soprattutto per quegli impianti dove l'acciaio viene completamente ricoperto dal calcestruzzo;
- rame: si tratta di un materiale che può essere utilizzato sia per l'acqua di carico che di scarico. È un materiale affidabile e idoneo al contatto con l'acqua potabile, la "dilatazione termica" è simile a quella dell'acciaio. Per poter resistere alla corrosione esterna deve essere rivestito con PVC.
- piombo: è vietato l'utilizzo di questo materiale per il trasporto di acqua potabile, ma ancora molto utilizzato per gli scarichi;
- plastica: i vari materiali plastici che vengono utilizzati per la produzione di tubazioni hanno una "dilatazione termica" molto bassa, una buona resistenza alle fiamme, sono adatti al contatto con l'acqua ad uso sanitario e resistono molto bene alla corrosione. Presentano un piccolo difetto che è quello di diventare piuttosto ruvidi all'interno, creando così depositi che possono compromettere il corretto funzionamento della tubazione.

Tutti i materiali che abbiamo visto vengono utilizzati per le tubazioni e collegati tra loro da raccordi idraulici per acqua. Solo la plastica può essere incollata per fusione. L'utilizzo corretto dei raccordi idraulici evita future perdite e permette di collegare due tubi in qualsiasi posizione anche con curve piuttosto strette. Affidatevi sempre a personale esperto che saprà quali materiali consigliarvi e potrà svolgere un lavoro a regola d'arte utile a prevenire ed evitare problemi futuri.

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Antonella

Pompe acqua autoclave: tutto quello che c'è da sapere

Nena — Fri, 25 May 2018 09:09:10 +0000

Pompe acqua autoclave: tutto quello che c'è da sapere

Nena Fri, 05/25/2018 - 11:09

L'autoclave è un serbatoio per l'erogazione dell'acqua, ideale in tutte quelle occasioni in cui altrimenti si otterrebbe una pressione dell'acqua davvero molto bassa. Per funzionare, l'autoclave deve ovviamente essere in possesso di una pompa. Le pompe acqua autoclave disponibili in commercio si suddividono in due grandi gruppi: quelle ideali per un uso strettamente domestico o per piccoli sistemi di irrigazione e quelle invece ad uso industriale.

Come funziona una pompa per autoclave? Quando la pompa invia acqua all'interno del serbatoio dell'autoclave, l'aria presente si comprime e la pressione interna aumenta. Quando il dispositivo arriva alla pressione massima di esercizio, si spegne. Aprendo un qualsiasi rubinetto, ha luogo all'interno del serbatoio una diminuzione, seppur minima, della pressione ed è proprio per questo motivo che l'acqua riesce a raggiungere il rubinetto e fuoriuscire. Mano a mano che l'acqua viene utilizzata, il serbatoio ovviamente si svuota. Raggiunto il valore minimo, ecco che la pompa si accende nuovamente così che sia possibile riempire il serbatoio. Si tratta di un ciclo che ha luogo in modo continuo e che consente di avere sempre acqua a disposizione, nella giusta quantità.

Come è facile capire si tratta di un modo per erogare acqua molto utile nelle abitazioni, dove altrimenti anche solo riuscire a fare una doccia calda potrebbe essere un vero e proprio problema. Si tratta però di un modo di erogare acqua ancora più utile nelle aziende e nelle industrie, dove spesso l'acqua è parte integrante del processo produttivo, dove si effettuano inoltre lavaggi di varia tipologia per i quali di acqua ce n'è bisogno in quantità davvero ingenti.

Ovviamente le pompe per un uso domestico hanno delle caratteristiche diverse rispetto a quelle per un uso strettamente industriale. Le pompe ad uso industriale devono infatti essere altamente performanti e devono essere in grado di smuovere quantità davvero molto ingenti di acqua senza alcun tipo di difficoltà. Anche le pompe ad uso domestico devono garantire eccellenti performance, ma è molto più importante che siano davvero molto silenziose, così che il proprio ambiente residenziale risulti sempre confortevole, e che siano possibilmente anche a basso consumo energetico, così che sia possibile evitare che il loro utilizzo vada ad incidere in modo negativo sulle spese che è necessario sostenere per la propria casa. Capita spesso che siano necessarie più pompe e più serbatoi per un uso strettamente residenziale. Pensiamo ai condomini, specialmente quelli di più grandi dimensioni, dove può essere necessario avere un impianto pensato appositamente per i piani più bassi della casa e un impianto invece ideale per i piani più alti.

Per scegliere la pompa autoclave più adatta alle proprie esigenze, che sia ovviamente anche innovativa e altamente tecnologica, vi consigliamo di fare affidamento su un'azienda che non sia solo un mero distributore. Meglio optare infatti per un'azienda che progetta le pompe e che le produce. Un'azienda di questa tipologia è sicuramente incentrata sulla massima soddisfazione dei clienti e proprio per questo motivo è in grado di garantire una gamma di soluzioni sempre nuove, sviluppate per soddisfare anche i clienti più esigenti, sempre inoltre con un prezzo adeguato. Sì, perché ottenere una pompa di elevata qualità e innovativa è importante, ma lo è sicuramente anche riuscire a risparmiare quanto più possibile.

Scaldabagno a gas o elettrico? I pro e i contro

Nena — Thu, 19 Nov 2015 11:28:52 +0000

Scaldabagno a gas o elettrico? I pro e i contro

Nena Thu, 11/19/2015 - 12:28

Se stai pensando di installare uno scaldabagno nella tua abitazione, ti sarai posto immediatamente la questione: è meglio uno scaldabagno a gas o elettrico?
Molti sono i fattori da considerare nel momento in cui decidi di acquistare uno scaldabagno. Scaldabagno a gas o elettrico? I pro e i contro sono diversi e vale la pena di esaminarli dettagliatamente.
Innanzi tutto bisogna considerare il fatto che acquistare uno scaldabagno a gas
-permette di tenere sotto controllo le spese
-ed è il sistema più economico per procurarsi l'acqua calda in casa propria.
Se preferisci uno scaldabagno a corrente, perchè ami particolarmente questo tipo di tecnologia e non sei propenso ad orientarti verso altre tipologie, dovrai considerare che è leggermente più dispendioso.

Fino a qualche anno fa la maggior parte degli scaldabagno erano elettrici e, per mantenere l'acqua ad una temperatura che si aggirava dai 35° ai 60°, dovevano rimanere accesi per molto tempo e questo causava un notevole consumo di energia.

Gli scaldabagno elettrici funzionavano mediante una serpentina presente nel serbatoio, che serviva a mantenere calda l'acqua. Tuttavia, il problema era che se si spegneva l'interruttore, l'acqua presente all'interno del serbatoio si raffreddava molto rapidamente. E per avere l'acqua nuovamente calda bisognava attendere un determinato tempo.

Oggi esistono scaldabagno elettrici istantanei, che riscaldano l'acqua man mano che scende dal rubinetto e permettono in questo modo che la temperatura aumenti gradatamente: si comportano, insomma, come uno scaldabagno a gas. È necessario, tuttavia, un apparecchio piuttosto potente in grado di riscaldare l'acqua nel minor tempo possibile.

Lo scaldabagno a gas permette di risparmiare e tutela l'ambiente. Infatti, il gas crea la fiamma solamente nel momento in cui si ha bisogno di acqua calda, permettendo così di avere l'acqua calda ogni volta che si apre il rubinetto, senza dover aspettare che l'acqua venga portata alla temperatura richiesta ogni volta che si svuota il boiler.

Lo scaldabagno a gas viene alimentato con metano o GPL, più economici dell'energia elettrica. Tuttavia, generalmente esso è più costoso di quello elettrico e quindi presuppone una spesa iniziale un poco più elevata.
Ma, come si sa, spesso c'è bisogno di un investimento iniziale più elevato, per poi godere di maggiori vantaggi in seguito.

Sia lo scaldabagno a gas che quello elettrico hanno dei pro e dei contro e puoi scegliere il migliore in base alle tue esigenze, considerando anche il numero di persone che vivono in casa. Buona scelta.